Gli antiossidanti e i radicali liberi

Negli ultimi anni si parla tantissimo di antiossidanti in ambito di nutrizione. In primis è necessario fare il punto della situazione sulla proprietà antiossidante, comprendendo dunque in cosa consiste. Con proprietà antiossidante ci si riferisce alla capacità di ritardare o inibire in modo significativo l’ossidazione da parte di alcune sostanze, chiamate per l’appunto antiossidanti. In particolare, lo stress ossidativo è particolare poiché si tratta di uno stress chimico indotto dall’eccessiva presenza all’interno di un organismo di specie chimiche reattive, ossia di radicali liberi, dovuta anche ad una ridotta efficienza dei sistemi fisiologici di difesa antiossidanti.

 

Gli antiossidanti sono quindi quelle sostanze in grado di contrastare fino alla neutralizzazione la formazione di questi radicali che si formano proprio in seguito a reazioni di ossidazione. Un esempio è appunto il cibo che si converte in energia per il nostro organismo proprio per mezzo di reazioni di ossidazione.

 

Gli antiossidanti negli alimenti

L’importanza di una dieta sana e varia è nota pressoché a tutti. Tra i vari motivi che consigliano questa scelta quando ci si trova a tavola c’è anche quello che riguarda l’ossidazione: una dieta equilibrata favorisce infatti l’introduzione di tutte le sostanze antiossidanti necessarie per il nostro organismo, molte delle quali si trovano nella frutta e nella verdura. La vitamina C è probabilmente quella più nota per questa particolare proprietà, ma bisogna fare attenzione ad un aspetto: la cottura dei cibi riduce sensibilmente l’effetto di quest’ultima. La vitamina E risulta essere invece ben più resistente, mantenendo pressoché invariate le proprietà antiossidanti nel tempo e al variare della temperatura che la circonda.

 

Esistono poi antiossidanti che si attivano proprio per mezzo della cottura, come il licopene presente nel pomodoro. Per combattere la produzione di radicali liberi è consigliato seguire queste dritte: limitare il consumo di carni cotte alla griglia, scegliere un’adeguata modalità di cottura, limitare l’apporto calorico complessivo, ridurre il sale e i salumi e limitare i consumi di grassi. Ci sono poi alimenti che aumentano la quantità di radicali liberi come i grassi animali, il ferro, cibi ricchi di lipidi, acidi grassi polinsaturi (contenuti nel pesce, negli oli vegetali e nella frutta secca) e quindi è sconsigliabile esagerare con il pesce grasso e con l’olio non d’oliva.

 

A cosa serve il glutatione liposomiale?

Il glutatione liposomiale è un potente antiossidante. Le sue funzioni principali sono appunto quelle che riguardano la lotta ai radicali liberi, permettendo quindi un’ossidazione controllata all’interno del nostro organismo. Le componenti grasse che preservano la struttura delle capsule e ne facilitano l’assimilabilità sono i fosfolipidi, che riservano dunque una quantità minima di spazio al glutatione liposomiale. Chi comunque fa o volesse fare uso di queste capsule troverà di certo dei vantaggi per quanto riguarda gli antiossidanti. È comunque un prodotto che si sconsiglia di assumere nel lungo periodo poiché potrebbe provocare dei problemi nel corso della digestione all’interno del nostro intestino.

 

MitoQore come antiossidante

Esistono poi antiossidanti artificiali di ultima generazione come il MitoQore, utile per l’energia cellulare e per la rigenerazione di nuovi mitocondri. Questa formula contrasta i danni prodotti dal diabete come antiossidante e antiglicante, protegge il DNA e contrasta anche l’invecchiamento originato dall’infiammazione. Esistono una moltitudine di integratori in commercio contenenti l’enzima CoQ10 e l’enzima PQQ che permettono di lavorare in maniera specifica sullo squilibrio energetico mitocondriale, ma solitamente questi prodotti non vengono ben assimilati dal nostro corpo, producendo talvolta anche dei problemi. Inoltre, MitoQore è utile anche per chi soffre di problemi cardiaci poiché il lavoro del cuore si sposta nei mitocondri della cellula cardiaca in forma di ATP.