Estetica
Trattamenti Viso: quali sono i migliori?

In tema di trattamenti da riservare al viso risultano essere disponibili molteplici soluzioni: dalle precauzioni e trattamenti da adottare negli anni della giovinezza a quelli invece per combattere l’età che avanza, e con essa i segni che porta con sé sulla pelle. Dai rimedi naturali a quelli che ricorrono alla chirurgia estetica, i trattamenti viso spaziano tra i campi più disparati. Di seguito i migliori per curare nella miglior maniera possi

Quali trattamenti per ringiovanire il Viso?bile la pelle del proprio viso.

Tra le varie tipologie di trattamenti per il viso atti al ringiovanimento dello stesso troviamo la più conosciuta e classica chirurgia estetica. Questa prevede interventi radicali ed è comprensiva di un intervento chirurgico. Lo scopo è quello di ridurre i segni dell’invecchiamento nella maniera più duratura nel tempo possibile. Essa interviene in maniera drastica modificando la forma degli inestetismi agendo tramite la loro asportazione dal viso. Alcuni esempi di chirurgia estetica ricorrono all’eliminazione di grasso e pelle in eccesso, riposizionamento di muscoli e cute. La chirurgia estetica è certamente il metodo più diretto e rapidamente risolutivo di tematiche legate alla pelle che porta con sé i segni dell’avanzamento degli anni. Alcuni esempi di chirurgia estetica rivolta al viso sono:
– Lifting facciale
– Lipofilling facciale
– Blefaroplastica

Come ringiovanire il viso senza chirurgia estetica?

Spesso, per coloro che mirano a ringiovanire il proprio viso però, ricorrere alla chirurgia estetica non viene visto di buon occhio, o questa viene comunque vista come una sorta di ultima spiaggia. La buona notizia risiede nei diversi trattamenti esistenti che permettono di ringiovanire il proprio viso senza la necessità di ricorrere all’utilizzo della chirurgia estetica.
La medicina estetica, nello specifico, appare come principale alternativa alla chirurgia estetica. Questa particolare branca della medicina è volta alla correzione degli inestetismi, in maniera non invasiva, del proprio copro e, in questo particolare caso, del proprio viso. Estendendo il concetto di salute non unicamente legato all’assenza di malattie ma anche ad un proprio stato interiore di benessere verso sé stessi, come ridefinito dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), spesso può nascere la necessità di ricorrere alla medicina estetica. Ad oggi i trattamenti di medicina estetica sono in forte espansione ed il consiglio base dal quale partire risiede nel richiede uno specifico consulto medico.
Tra i migliori trattamenti di medicina estetica per ringiovanire il viso che non ricorrono alla chirurgia estetica troviamo i filler di tossina botulinica e di acido ialuronico. Nel caso della prima, più comunemente conosciuta con l’appellativo di botox, il trattamento consiste nel ridurre le rughe d’espressione presenti sul proprio viso e prevenirne una rapida progressione. Quanto al trattamento con acido ialuronico, questo permette di reintrodurre questa specifica sostanza in determinate aree del proprio viso. Essendo una sostanza totalmente naturale prodotta dal nostro organismo che con gli anni va a scemare, la reintroduzione permette di fatto di “riempire” determinate zone che hanno perso vigore e tenore.

Trattamento riflessologico con Acido Ialuronico

Altra valida alternativa alla chirurgia estetica in tema di trattamenti volti al ringiovanimento del proprio viso è quella dei trattamenti riflessologici. La riflessologia facciale è una tecnica specifica che consiste nella stimolazione di diversi punti del viso al fine di risvegliare il derma del nostro viso e rafforzare le difese del nostro organismo. Questa tecnica consiste nella stimolazione di diversi punti del viso e può essere sfruttata anche mediante l’utilizzo di diversi prodotti specifici. Uno su tutti, il più consigliato, è un potente siero a base di acido ialuronico. L’applicazione di questo prodotto sulla pelle del viso consente di:

  • Ottenere maggiore elasticità della pelle
  • Ottenere una pelle dall’aspetto rimpolpato
  • Ottenere una pelle perfettamente idratata
  • Attenuare le rughe d’espressione
Benessere
Malattie Cardiache: quali sono le maggiori cause

Se si ricerca la prima causa di morte a livello planetario, il 32% di decessi in tutto il mondo viene attribuito alle malattie cardiache. Questo dato chiarisce già la delicatezza ed il peso che tali malattie comportano nella società d’oggi, dove 471 milioni di persone vengono colpite, con una previsione di 24 milioni di decessi annuali entro il 2030. Ma quali sono le cause delle malattie cardiache? Scopriamo nel dettaglio le quattro principali: vita sedentaria, alimentazione scorretta, il mancato controllo del peso e il fumo. Per quanto riguarda la vita sedentaria, il discorso è molto semplice: la completa assenza di movimento durante il giorno è assolutamente nociva per il cuore. L’avvento dello smart working ha aumentato enormemente la possibilità di fare tutto da casa, eliminando anche una semplice camminata dalla propria abitazione al nostro posto di lavoro. Questo aspetto, fortunatamente, si può risolvere con piccoli accorgimenti quotidiani, tipo 15/20 minuti di attività aerobica.

Passiamo all’alimentazione: l’essere umano è letteralmente ciò che mangia, motivo per cui i cibi spazzatura danneggiano enormemente il sistema cardiovascolare. La diffusione impressionante dei fast food nel mondo ha sconvolto le nostre abitudini alimentari: la comodità ha preso il posto della consapevolezza, trascinando diverse persone in un vortice di vizi gastronomici. Le pietanze stracolme di colesterolo, componente delicatissimo presente nel nostro sangue, vanno contrastate in ogni modo, introducendo pesce, frutta, verdura e carne bianca. Le ultime due cause, come già citato prima, sono il mancato controllo del peso e il fumo: il primo va sempre monitorato, poiché è consigliabile avere un IMC (Indice Massa Corporea) tra 20 e 25. Riguardo il fumare, sia attivamente che passivamente, è bene ricordare i potenziali danni: aumenta la pressione arteriosa, accelera l’aterosclerosi, aumenta il rischio di infarto e ictus.

Quali sono le malattie cardiache più comuni?

Come precisato precedentemente, le malattie cardiache sono responsabili del 32% di decessi in tutto il mondo. Scopriamo quali sono più diffuse:


* aterosclerosi
* coronaropatia
* cardiopatia ischemica
* ictus
* angina pectoris
* aneurisma aortico
* insufficienza cardiaca
* cardiopatia ischemica cronica
* cardiopatia ischemica ipertensivo

Quali sono le cause delle malattie cardiache?

Oltre la sedentarietà, la cattiva alimentazione, il mancato controllo del peso e il fumare, l’altra causa più diffusa per quanto riguarda le malattie cardiache è l’ipertensione arteriosa. Tale fenomeno si manifesta con l’aumento della pressione del sangue nelle arterie, così che il cuore debba lavorare di più. Tra un battito e l’altro, le due misure di riferimento per valutare la pressione arteriosa sono la sistolica (termine riguardante la contrazione del muscolo cardiaco) e la diastolica (termine riguardante la distensione del muscolo cardiaco).

Come contrastare, quindi, le malattie cardiache in maniera sicura ed immediata? Una delle soluzioni più innovative ed efficaci è senza alcun dubbio MitoQore, l’integratore alimentare adatto al combattere proprio le malattie cardiache.

MitoQore è utile per l’energia cellulare e la rigenerazione di nuovi mitocondri; contrasta i danni indotti dal diabete come antiossidante e antiglicante; protegge il DNA e contrasta l’invecchiamento prodotto dall’infiammazione. Ciò che rende unico questo integratore contenente CoQ10 e PQQ è la diffusione di tali enzimi, fondamentali per lavorare sullo squilibrio energetico mitocondriale. Uno dei padri della ricerca sul CoQ10, il dottor Svend A. Mortensen, promosse uno studio internazionale condotto tra il 2003 e il 2010 in 17 centri cardiologici di Europa, Asia e Australia in cui il CoQ10 era somministrato 3 volte il giorno per aumentare l’assorbimento intestinale. Nel 2014 Mortensen riuscì a dimostrare in modo inequivocabile che l’aggiunta ai farmaci di CoQ10 riduce la mortalità e i ricoveri ospedalieri per scompenso cardiaco grave. Per ulteriori informazioni fare riferimento a: https://www.mitoqore.it

 

Alimentazione
Educazione Alimentare: cosa significa e perché è importante?

Un tema molto attuale ai giorni nostri, nell’ambito del benessere fisico e mentale, è quello dell’educazione alimentare; sempre più spesso, infatti, vengono organizzati incontri, corsi e webinar che trattano proprio questo argomento in maniera approfondita e dettagliata. Cosa significa, però, nello specifico mantenere una corretta alimentazione e perché è un problema che tocca tutti quanti, dai più giovani agli adulti? Andiamo a scoprirlo insieme.

cosa si intende per educazione alimentare?

L’OMS e la FAO hanno definito l’educazione alimentare come il processo informativo e educativo, per mezzo del quale si persegue il generale miglioramento dello stato di nutrizione degli individui. In pratica, essa si preoccupa di insegnare le regole di una dieta sana ed equilibrata, in modo tale da poterle poi applicare nella vita di tutti i giorni, comprendendo così quali cibi preferire, di quali non abusare e quali, invece, evitare per un’alimentazione consapevole e che rechi benessere. Entriamo, però, più nello specifico: il principio da cui partire è rappresentato dalla piramide alimentare, che non è altro che un modello che raffigura la varietà di alimenti in relazione alla loro frequenza di assunzione in una dieta corretta. Seguendo, infatti, il percorso dalla base verso il vertice, la piramide si restringe sempre di più e, allo stesso modo, bisognerebbe diminuire anche la quantità in cui devono essere consumati i cibi rappresentati.

Nella parte bassa troviamo gli alimenti che dovrebbero essere assunti ogni giorno, come la frutta e la verdura, i cereali e derivati, l’olio d’oliva, il latte e lo yogurt. Salendo, si passa poi alla fascia di consumo settimanale, che comprende gli alimenti proteici come carni bianche, formaggi e pesce, da assumere circa tre volte nell’arco dei sette giorni, oltre che le carni rosse e le uova, di cui bisogna farne uso circa una volta a settimana. Infine, nella fascia più alta sono presenti tutti quegli alimenti da consumare solo occasionalmente come i dolci e le bevande gassate.

Oltre al modello piramidale, tra le abitudini alla base dell’educazione alimentare c’è la frequenza dei pasti: è importante, infatti, mangiare spesso durante la giornata, anche se in quantità misurate. Da questo punto di vista, una delle abitudini scorrette più comuni, soprattutto tra i lavoratori, consiste nel saltare la colazione; questo non solo porta spesso a mangiare in maniera esagerata a pranzo o nella giornata, ma l’organismo, rimasto a digiuno durante la notte, va a cercare sostentamento dalle proteine presenti nei muscoli. Inoltre, anche la qualità e le vitamine presenti nei vari alimenti sono aspetti da considerare quando si sceglie la propria alimentazione.

Quali sono gli obiettivi dell'educazione alimentare?

L’educazione alimentare è un tema che tocca tutte le persone e che si pone come obiettivo principale quello di sensibilizzare ad una corretta assunzione di cibo, che è alla base del benessere fisico e psicologico di una persona. Una dieta sana ed equilibrata, infatti, non riguarda soltanto coloro che vogliono perdere o assumere peso, ma tutti quanti, visto che un’alimentazione scorretta può essere dannosa e avere ripercussioni importanti sull’organismo. L’educazione alimentare, inoltre, è un potente strumento di prevenzione dalle malattie croniche, come le patologie legate al cuore, l’ictus o il diabete, e si occupa anche di sensibilizzare riguardo alle vitamine e ai cibi essenziali per la salute degli individui.

Il Crossfood per una alimentazione corretta

Negli anni, gli studi riguardo alla corretta alimentazione hanno fatto passi avanti importanti, così come si è approfondito il legame tra essa e il benessere fisico. In particolare, da qualche anno, in Italia è nato il progetto Cross-Food, un programma che mira ad aiutare le persone con disturbi relativi al tratto gastro-intestinale e che ha come obiettivo quello di alleviarli proprio grazie ad un’alimentazione specifica. I fondatori sono Giordana Proto e Dario Angiolucci, il cui obiettivo era proprio quello di concepire diete ad hoc per le persone che soffrono di problemi intestinali, di digestione, dolori muscolari, cefalea, gonfiore o patologie autoimmuni.
È importante sottolineare il fatto che lo scopo non è quello di porsi come alternativa ai percorsi di cura medici, ma, anzi, di affiancarli e concorrere al benessere della persona, permettendole di non rinunciare al piacere nel mangiare. I prodotti Cross-Food sono stati creati per essere adatti tutti, anche a chi soffre di intolleranze, piuttosto che patologie dermatologiche o della tiroide; inoltre sono tutti free form e, anche senza l’utilizzo di conservanti, hanno una shelf-life allungata. Infine, si possono anche acquistare mieli e tisane con proprietà specifiche, da affiancare agli alimenti, così da riequilibrare correttamente le funzioni dell’organismo.

Benessere
Cosa sono le difese immunitarie e da cosa dipendono

Cosa indebolisce il sistema immunitario

Le difese immunitarie sono la risposta del sistema immunitario del nostro corpo, ogni qual volta si manifesta un agente patogeno nel nostro organismo. Il sistema immunitario è un vero e proprio scudo a difesa della nostra salute, che interviene in maniera automatica e precisa. Oltre a combattere gli agenti patogeni che possono introdursi nel nostro organismo tramite l’aria inalata, le ferite, i rapporti sessuali o il cibo ingerito, le difese immunitarie si preoccupano di combattere anche quelle cellule che possono presen

Per funzionare al meglio delle sue possibilità, il nostro organismo ha bisogno di condizioni fisiologiche ottimali, in caso contrario possono aumentare le possibilità di contrarre infezioni batteriche o virali che possono danneggiare il corretto funzionamento del nostro sistema immunitario. Il primo sintomo delle difese immunitarie basse o indebolite è sicuramente la frequenza con cui si contraggono malanni stagionali o anche semplici mal di gola e mal di testa, con questi segnali il nostro corpo ci indica che qualcosa non sta funzionando e che la risposta del sistema immunitario non è stata abbastanza efficace. Una delle cause delle difese immunitarie indebolite, potrebbe essere la mancanza di un numero sufficiente di globuli bianchi, ovvero coloro che si occupano direttamente di combattere gli agenti patogeni. Ad oggi, le cause più comuni dell’indebolimento delle difese immunitarie sono diverse, tra cui su tutte uno stato psicologico alterato dallo stress della vita frenetica di tutti i giorni, l’uso smodato di antibiotici o medicinali che possono influire sul corretto funzionamento del sistema immunitario e anche un’alimentazione non adeguata alle esigenze del nostro organismo.

tare anomalie significative, come quelle tumorali, danneggiate o infette da virus.

Come rafforzare le difese immunitarie?

Il primo grande metodo che ci permette di rafforzare le nostre difese immunitarie, secondo vari studi svolti, è certamente quello di adottare uno stile di vita più sano per riequilibrare il nostro organismo. Modificare in meglio le proprie abitudini è il primo passo verso una salute migliore nella vita. Tra le varie opzioni per migliorare le difese immunitarie, i medici consigliano di adottare una dieta adeguata, accompagnata dal consumo di frutta e verdura e cibi ricchi di grassi saturi che contribuiscono a mantenere un regime alimentare adeguato. Svolgere una frequente attività fisica è anch’esso un metodo utile per migliorare la propria condizione di salute, in relazione al controllo del peso corporeo e al rifiuto del fumo e dell’alcol, agenti tossici che causano tumori, malattie cardiovascolari e cardiocircolatorie e patologie ai reni e al fegato. Un altro modo per rafforzare le difese immunitarie è quello di avere un sonno piuttosto regolare e duraturo abbastanza da permettere il corretto funzionamento del lavoro delle proteine durante la notte, che combattono gli agenti patogeni.

Come sapere se le difese immunitarie sono basse?

Al giorno d’oggi risulta piuttosto semplice capire se e quando le nostre difese immunitarie sono basse o indebolite. Con l’aiuto di analisi accurate e con l’osservazione di qualsiasi minimo cambiamento delle nostre abitudini, è molto semplice venire a capo del problema. I principali sintomi delle difese immunitarie basse sono senza dubbio la stanchezza frequente, anche in presenza di un adeguato riposo; dolori muscolari anche senza uno sforzo particolare o un’attività fisica intensa; la caduta dei capelli; un’anemia improvvisa e persistente; la pelle secca e disidratata. Oltre questo, anche la frequenza in cui vengono contratte malattie o malanni stagionali influisce sull’analisi della condizione delle proprie difese immunitarie.

Da Ipanacea arriva un valido sostegno

Il Glutatione è un tripeptide naturalmente prodotto dal nostro organismo che contiene tre aminoacidi differenti: glicina, cisteina e acido glutammico. Viene inserito nella gamma degli antiossidanti del nostro organismo ed è considerato tra i più importanti e potenti. Questo particolare antiossidante lo troviamo in ogni tessuto del nostro organismo e lo troviamo in grandi quantità all’interno del fegato.  Per liposomiale si intende una formulazione liquida in cui il o i nutrienti sono incapsulati in nano-sfere lipidiche che ne permettono la massima protezione gastrica e massimo assorbimento intestinale. In questo senso, da Ipanacea, società che si occupa di proporre prodotti e servizi per il benessere e la salute della persona, arriva un sostegno all’assunzione di questo tripeptide. Stiamo parlando del Glutathione Liposomal, un integratore che aiuta il nostro organismo ad assorbire questo particolare agente, quando non propriamente autoprodotto. Si tratta di un integratore alimentare e di un sistema endogeno molto potente, messo a disposizione da Ipanacea a questo link: https://ibenesseresalute.it/product/glutathione-liposomal/