Quando si parla di alimentazione, è inevitabile ripercorrere tutti i progressi che l’umanità ha fatto in merito: nozioni, curiosità, miti sfatati e precisazioni sono all’ordine del giorno, soprattutto nelle celebri diete. Quest’ultime, non a caso, si sono evolute nel corso del tempo, offrendo migliaia di alternative a chi avesse bisogno di alimenti particolari, causa allergie, intolleranze o, più semplicemente, gusti personali. A tal proposito, infatti, non è detto che i celebri tre macronutrienti, ovvero grassi, proteine e carboidrati, siano costantemente inclusi nel percorso alimentare di una persona, anzi, diverse filosofie di pensiero tendono ad escludere un macronutriente in particolare, ovvero i carboidrati. Scopriamo come nasce e perché questa dieta alimentare si è diffusa così tanto nel mondo dei nutrizionisti.
Cosa si può mangiare nella dieta senza carboidrati?
I carboidrati sono associabili ad alimenti come pasta, pane, riso e simili, di conseguenza un’alimentazione priva di questo macronutriente offrirà soluzioni incentrate su proteine e grassi. Tra le prime troviamo carne, pesca, uova, legumi, latte e derivati, mentre per i grassi ci si può rifare ad alimenti come olio, mandorle, noci secche o avocado. È evidente che l’assenza totale di carboidrati non sia un segnale ottimale per il nostro corpo, anzi, gli effetti collaterali sono numerosi è assai nocivi, come vedremo nel prossimo paragrafo.
Come risponde il corpo all’assenza di carboidrati?
Poiché i carboidrati sono associati ad alimenti come pasta, riso, pane e simili, una dieta senza tale macronutriente appare come la soluzione più facile per una perdita di peso. Eppure, l’assenza totale di carboidrati non è affatto un bel messaggio per il nostro organismo. Privarsi totalmente di questi macros induce ad un forte stress, causato dall’assenza di zuccheri, e provoca un progressivo abbassamento delle proprie forze immunitarie. Inoltre, ad onor del vero, la perdita di peso collegata all’assenza di carboidrati non riguarda il tanto odiato “grasso”, bensì la massa muscolare attiva, fornendo un risultato contrario a quello voluto. Oltre ciò, i carboidrati sono fondamentali nella produzione di un elemento cruciale per il proprio umore: la serotonina. Tale elemento è un neurotrasmettitore dona un effetto antidepressivo e regolatore, concentrato nel nostro sistema nervoso centrale e che parte dall’aminoacido essenziale triptofano. Oltre all’umore, la serotonina è perfetta anche per controllare la fame e il proprio comportamento alimentare.
Quali sono i vantaggi di una dieta senza carboidrati?
Appurato che l’assenza totale di carboidrati è una pratica decisamente delicata da affrontare, andiamo a vedere anche i benefici derivanti da una riduzione di questi macronutrienti:
– Miglioramento della salute del cuore: uno studio della National Library of Medicine, condotto su 29 uomini in sovrappeso, ha rilevato che la riduzione dell’assunzione di carboidrati al 10% del totale delle calorie giornaliere per 12 settimane ha diminuito i livelli di trigliceridi del 39%, rispetto ai livelli di base.
– Perdita di peso: come già citato prima, la riduzione dei carboidrati nella propria dieta facilità la perdita di peso, in quanto diversi alimenti sono spesso mangiati oltre il dovuto fabbisogno calorico (pasta, riso, pane, ecc)
– Altri vantaggi: pressione sanguigna più bassa; miglioramenti dei fattori di rischio per le malattie cardiache; meno acne, riduzione del rischio di sviluppare la sindrome metabolica.
Cibi sani con il CrossFood
Il mondo è pieno di persone con intolleranze alimentari: non è raro sentire di individui vittime della propria digestione, magari lenta e assai difficile, o del gonfiore intestinale. Tutto ciò, ovviamente, dipende da determinati alimenti, i quali possono risultare poco assimilabili dal nostro intestino, motivo per cui entrano in gioco i prodotti Cross Food. Tali prodotti offrono un’alimentazione priva di glutine, lattosio o di qualsiasi caratteristica legata a patologie con un’alterata permeabilità intestinale. Un esempio classico sono le tisane o i mieli, grazie ai quali l’organismo riceve benefici curativi, come gli effetti depurativi, antidolorifici o riequilibranti del colesterolo.